Un pezzo di storia del Conservatorio Vivaldi di Alessandria e della città stessa se ne va con il M° Enzo Ferraris, scomparso ieri 13 febbraio a Torino; era nato a Roma nel 1938 da famiglia di musicisti. È un privilegio per me, non alessandrino di nascita ma di adozione, ricordare un musicista non conosciuto di persona ma attraverso i racconti del figlio Aldo e della sorella Alda, compianta e illustre collega, docente di pianoforte del nostro Conservatorio.
Enzo si diplomò giovanissimo con il massimo dei voti e la lode in contrabbasso, vincendo successivamente 5 importanti concorsi, e divenendo per sette anni 1° contrabbasso dell’orchestra nazionale della RAI. Sviluppò una carriera concertistica in tutta Europa e America del nord, per poi dedicarsi allo studio della direzione d’orchestra con Sergiu Celibidache e ricoprire dal 1983 la carica di direttore stabile dell’Orchestra da camera di Torino.
Docente nei Conservatori di Milano e poi di Torino, lascia cinque importanti album contenenti le maggiori opere del repertorio contrabbassistico.
I racconti della sorella Alda testimoniano di un carattere estroverso e vivace del piccolo Enzo, croce e delizia delle due sorelle maggiori e del fratellino gemello Mario, divenuto poi importante violinista. La loro nonna, la violinista Emma Maria, che diede il suo nome all’Associazione che divenne simbolo dell’Alessandria musicale, suonava nel gruppo degli Archi del Vivaldi. Alla famiglia tutta va l’affetto dei colleghi di ieri e di oggi del Conservatorio e del suo Direttore, M° Marco Santi, con il pensiero schubertiano che anche un dolce e tenero suono (di Enzo Ferraris, aggiungo) ha aperto per noi il paradiso di tempi migliori.
Lucio Cuomo, docente del Conservatorio A. Vivaldi