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ore 17,30 L’ALTRA MUSICA 2023 “Musica dell’Altro e memoria di sé”
9 Maggio 2023
L’ALTRA MUSICA 2023 – INCONTRI CON LE MUSICHE DELLE TRADIZIONI ETNICHE E POPOLARI (7a ed.)
Martedì 9 maggio 2023 ore 17,30 – Auditorium Pittaluga
“Musica dell’Altro e memoria di sé” La Nueva canciòn chilena in Italia tra anni 70 e anni 90
A 50 anni dal colpo di stato in Cile
• Giulio D’Agnello: chitarra, cuatro, charango, voce
• Marcello Forconi: chitarra, tiple, bombo, voce
• Stefano Macrillò: chitarra, tiple
Con la partecipazione di José Seves Sepulveda
L’11 settembre del 1973 col bombardamento del palazzo presidenziale di Santiago viene tragicamente interrotta l’esperienza del governo di unità popolare guidato da Salvador Allende.
L’evento ha una vasta eco nel nostro paese, ma il risvolto più sorprendente è che la musica che aveva fatto da contrappunto a quella esperienza governativa, nota come Nueva canciòn chilena, e che aveva avuto come protagonisti artisti e musicisti come Victor Jara e Violeta Parra, attira nel giro di pochi anni un’attenzione inaspettata nel nostro paese, che fino a qualche anno prima a stento sapeva cose e dove fosse il Cile, al punto che un disco di un gruppo esponente di spicco di quella stagione musicale, gli Inti Illimani, balzò ai primi posti della hit parade. Gli Inti Illimani trascorsero il loro lungo esilio in Italia, alimentando questo interesse musicale; ma molti altri musicisti cileni vennero nel nostro paese e contribuirono alla nascita di numerose esperienze musicali locali di gruppi di giovani che suonavano la musica del Cile e del continente latinoamericano in generale.
Lo studioso Stefano Gavagnin ha dedicato al fenomeno la sua tesi di dottorato: dalle sue ricerche emerge una vasta costellazione di gruppi, concentrati soprattutto fra il centro ed il nord Italia, spesso in relazione reciproca. Il concerto vuol dare uno spaccato del mondo sonoro della Nueva canciòn chilena e della sua ricezione e rielaborazione italiana.
– Il ciclo L’altra musica 2023 è inserito nel progetto “Le Stagioni del Vivaldi”, con il contributo della Regione Piemonte –
