TRIENNI di DIDATTICA DELLA MUSICA

DESCRIZIONE e OBIETTIVI del CORSO

Il corso, di impronta laboratoriale, offre la possibilità di acquisire strumenti psicopedagogici, musicologici, compositivi e didattici fondamentali all’esercizio delle principali tecniche strumentali e vocali e dei linguaggi compositivi nell’ambito della didattica della musica, con particolare riferimento alle fasce della scuola d’infanzia e primaria, nonché all’ambito della propedeutica strumentale.

ARTICOLAZIONE del CORSO

Il triennio di I livello in Didattica della Musica offre allo/a studente/ssa la possibilità di optare tra una delle due seguenti articolazioni (curvature) del proprio piano di studi:

a) indirizzo in didattica musicale (consigliato per specializzazioni nel settore dell’educazione musicale di base)

b) indirizzo in musicoterapia (consigliato per specializzazioni nel campo della formazione socio-pedagogica)

FINALITA’

Il Triennio di Didattica costituisce una qualifica spendibile in tutti i settori dell’extra-scuola, per i quali non è previsto un titolo specifico. In particolare:
1) in progetti nella scuola d’infanzia e/o primaria (ma eventualmente anche nella secondaria);
2) nel cosiddetto “terzo settore”, ossia in scuole di musica, associazioni ecc.
Il Triennio di I livello in Didattica della Musica (ancor meglio se seguito dalla formazione di II livello) garantisce l’acquisizione delle competenze necessarie a svolgere attività didattiche in veste di educatore/operatore/animatore musicale. L’insegnamento in ore curricolari come esperto esterno (per conto di associazioni o a titolo individuale) può dunque avvenire all’interno di specifici progetti approvati nel POF dell’Istituto che li accoglie.
Alla pari di tutti gli altri trienni (e delle lauree triennali) il diploma di I livello del triennio di Didattica non può invece dare accesso a nessun tipo concorso a cattedra per insegnamenti curricolari di discipline musicali: né nella scuola d’infanzia o primaria (per i quali è necessaria la laurea quinquennale in Scienze della formazione), né nella scuola secondaria di I o II grado (per i quali, ad oggi, è necessario aver acquisito prima l’abilitazione tramite i TFA e poi un apposito concorso a cattedre).

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